La Fashion week di New York é una delle più importanti, una preview riguardo tutto ciò che, da qui a poche settimane, vedremo sulle passerelle di tutto il mondo. Benchè Milano sia importante e ancor di più Parigi, New York, con il suo stile “down to earth”, rappresenta solitamente un palcoscenico ideale fatto di collezioni commerciali ma di grande tendenza.

I segnali che New York ha lanciato sono molto forti: per prima cosa, sembra che dovremo dire addio all’Athleisure, quel modo di vestire che tendeva a mixare casual, sportswear e formale. La nuova parola d’ordine pare essere “Femminilità”. L’oversize, ancora presente, è solitamente confinato in pezzi di maglieria o bilanciato da alte cinture in vita, uno dei trend presenti in tutte le collezioni della Grande Mela. Resistono tocchi sport, ma vengono utilizzati per sdrammatizzare costruzioni troppo intellettuali (la collezione di TIBI ne è un esempio lampante).

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Un altro must è la sartorialità, assieme all’uso di pattern Yarn Dyed dichiaratamente maschili ma utilizzati su silhouettes dritte, slanciate, ancora una volta femminili. Per sdrammatizzare ancora di più, i materiali usati possono essere “liquidi”, quasi riflettenti: insomma, non possiamo sbagliare, stiamo parlando di donne con la D maiuscola.

Importantissima anche la pelle, assolutamente presente nella sfilata di Tom Ford, che riesce comunque a renderla sexy, glamour. Tom Ford recupera anche pantaloni tipicamente maschili ma riesce a bilanciare il tutto con una palette colori di terre mischiati al trendissimo porpora o al verde militare, proposto comunque su materiali come satin di seta abbinati ad accessori shiny e pelliccie over the top.

Brandon Maxwell, come TIBI, propone maglieria over su una silhouette allungata, assolutamente anni 90 (altro grandissimo trend di stagione già osservato nelle collezioni uomo), che richiama alla mente una grande collezione di quel periodo: Costume National.

Abbiamo anche visto spalline molto imbottite, ma in generale la spalla piccola detta la vera tendenza questa stagione: New York sembra dichiarare guerra agli eccessi over styling e over branded che hanno caratterizzato le ultime due stagioni e lo fa tornando a una nuova, studiata classicità, dove i tessuti la fanno da padrone e l’immagine generale è assolutamente glam. Anche le stampe, grafiche ed essenziali, sembrano un re-edit di certe collezioni Gucci by Tom Ford che 20 anni fa sconvolsero la moda, restituendoci l’immagine di una donna manager consapevole della sua forza, si, ma anche del sue essere seduttiva.

Non manca la genialità, sopratutto nella sfilata di Tomo Koizumi, dove le rouche, altra grande tendenza di stagione, prendono il sopravvento in una collezione policroma che porta quasi all’eccesso l’essere donna. Anche in questo caso, una cintura in vita ci riporta con i piedi a terra: possiamo essere si concettuali, ma una donna rimane sempre tale.

-Alessandro Perriello

Posted by:BasiclyMag