Rita Capuni con il suo brand omonimo e Giulia Soldà di Maatroom sono arrivate quest’anno a Milano per la prima volta, a presentare le loro collezioni nello spazio di via Tortona. Un luogo intimo e accogliente, dove lo spettatore curioso è accolto nell’abbraccio della selezione dei capi. Il nero come statement, a dominare entrambe le collezioni. Percorsi e provenienze diverse per due marchi che condividono molto in termini di filosofia ed estetica.
Rita Capuni arriva dall’Abruzzo, energica, vitale e dolce. Dopo un periodo a Londra, il diploma di fashion design a Pescara. Luoghi ed esperienze che si incrociano e si mescolano con le sue referenze: il design belga della scuola di Anversa e le forme del Giappone. Capi morbidi, che giocano con volumi architettonici, disegnano sul corpo forme diverse e inaspettate, a volte esagerate, cocoon, asimmetriche. Un’armonia perfetta di contrasti: il minimalismo del nero si mescola con l’audacia dei tagli, pochi capi, ma curatissimi e preziosissimi nei tessuti e nella ricerca. Uno stile senza tempo, autobiografico, che rifiuta i cliché del fashion business, pieno com’è di personalità propria. Rita Capuni rifiuta le etichette, non si lascia influenzare dall’effimero dei trend, ma propone, sicura, solo ciò che le piace. Attraverso i suoi abiti si esprime in modo profondo, si espone, si rivela. E proprio queste rivelazioni, conquistano lo spettatore. Lane calde e sofficissime, cotoni pregiati, orli vivi che esprimono carattere. Rita Capuni è magia.
Giulia Soldà arriva con Maatroom da Torino, con un progetto indipendente e concettuale. Legatissima al suo territorio, ma al contempo proiettata verso luoghi affini alla sua ricerca stilistica: Berlino, l’Olanda, la semplicità e la qualità dei paesi nordici, le avanguardie di Giappone e Corea. Comincia come designer grafica, poi, quasi per gioco, approda nell’universo moda. Anche qui, la scelta di tessuti e materiali non è mai casuale. Solo elementi naturali: lana, cotone, cachemere e seta. Consistenze soffici e delicate sotto i polpastrelli, ricche di texture nelle trame dei filati, da guardare con occhio attento. Capi che strizzano l’occhio alla silhouette maschile, coraggiosissimi nelle forme. Niente fronzoli, ma tutto è prezioso. Per questa collezione, la palette, normalmente quasi monocromatica, si arricchisce di nuove tonalità: oltre al consueto nero, il blu notte e a sorpresa il bianco e il giallo, incantevoli su un cappotto oversize dalle linee definite e strutturate. Una menzione speciale meritano le cappe, apoteosi della sofisticazione.
Rita Capuni e Maatroom rappresentano un’equazione estremamente semplice e perfetta: due donne speciali che creano cose speciali.