ILLUSIONE E REALTA’ IN IMMERSIONE LIBERA

 

Milano – Un titolo enigmatico “Immersione Libera, che poco rivela ma sicuramente lascia intuire la propria natura. Una mostra collettiva a cura di Giovanni Paolin e un progetto all’insegna d’interazione, espressione e indubbiamente libertà, voluto e supportato da Marina Nissim, imprenditrice e collezionista; sostenitrice di una nuova e internazionale generazione di artisti emergenti.

Immersione Libera ha aperto le porte il 2 aprile di quest’anno negli spazi della Palazzina dei Bagni Misteriosi a Milano, e ci ha sorpreso con un panorama di artisti alquanto interessante, chiamati a creare progetti ideati specificatamente per la location milanese, e quindi a contribuire ad una mostra priva di un unico filo conduttore. Un sacrificio necessario se vogliamo, quello dell’uniformità, che ci ha portato invece un vasto miscuglio di linguaggi, materiali e tecniche diversi. E il risultato non è un’opera dal carattere schizofrenico, ma un insieme di opere in fusione con l’ambiente circostante, in perfetta armonia tra loro e con i diversi eventi organizzati nel corso della mostra. In un coinvolgente dialogo con i visitatori e la Palazzina dei Bagni Misteriosi.

Questo magico viaggio ad “Immersione Libera” inizia nell’atrio con Giovanni Chiamenti e Xpòa: un organismo dall’anima di ferro e pelle di pellicola dicroica, un’espressione del rapporto dell’artista con la natura. Questo rapporto, interrotto dalle scansioni 3D di Bone e Cortex, continua nelle sale successive con Iperbole, che vede protagonisti fotografici i geyser, e Scratch, una stampa incisa su carta che ha come tema un inno nostalgico alla lentezza – in un mondo dai ritmi frenetici e votato all’instantaneità.

La mostra continua con Alessandro Fogo e le sue tele simboliste, e con l’Animale Cerimoniale del collettivo ATZ, un’installazione ambientale che ricrea un tempio contemporaneo nella Sala Testori, rifacendosi a racconti di leggende antiche. Qui troviamo anche Scena di caccia e Arco di Francesco Fonassi, un’installazione acustica – la prima – che rievoca nell’ascoltatore antiche strategie di caccia, realizzata unendo sorgenti elettroniche a strumenti a corda, voce e manipolazioni analogiche. Un’esperienza che rapisce, coinvolgendo completamente.

Proseguendo nella Sala Centrale ci ritroviamo nell’installazione di Raluca Andreea Hartea, tra i fotografici volumi di una libreria, all’interno di un’opera capace di illuderci con giochi di percezione, confondendo realtà e finzione. Qui troviamo anche gli illusori quadri di Marta Spagnoli, oltre ai progetti fisico-simbolici del duo italo-francese Calori & Millard, scultorei e fotografici.

Nella Sala Zenitale troviamo Pool del duo Compostabile: una struttura in legno e tessuto che s’ispira al concetto di condivisione e collettivismo, e al mito della sovrastante forza dell’unico, maggiore della somma delle singole parti che lo compongono. Qui troviamo anche Cionco di Ornaghi & Prestinari: una scultura anch’essa in legno che raffigura un burattino. Cionco è impressionante: astratto, ma tragico ed empatico. Sia sofferto che sofferente. Un’opera sorretta da un meccanismo a pressione che le permette di perdere l’equilibrio, cadere, scomporsi, rialzarsi e ricomporsi ripetutamente. Una forma di astrattismo che ci colpisce nella realtà umana più cruda e frustrante.

Proseguendo al piano inferiore, il percorso continua con 55 di Valentina Furian, un’installazione video a due canali. Lo scenario è ambiguo e onirico. L’illusione (o la disillusione) di realtà e finzione che si separano e uniscono, imprescindibili l’una dall’altra, è un tema ricorrente in Immersione Libera. Alla fine di questo percorso illusorio, sulla terrazza, troviamo Alla luna di Antonello Ghezzi. Quest’installazione è diversa dalle altre, segna la fine di una mostra coinvolgente ed evocativa. Improvvisamente sembra di ritornare a galla dopo una graduale ed inconscia immersione. Un tapis roulant che conta la reale distanza dalla Luna, 384.400 km.

Come riaffiorare da un abisso illusorio, proseguendo febbrilmente nel nuovo (o ritrovato) intento di avvicinarsi all’unica fonte di luce nel buio, la luna.

 


COSA

Mostra d’Arte Contemporanea – 12 talenti emergenti del panorama artistico italiano

DOVE

Milano, Bagni Misteriosi, Via Carlo Botta,8

 

QUANDO

da martedì a venerdì dalle 16 alle 21; da sabato a domenica dalle 14 alle 21; chiuso il lunedì.

CURATORI

Giovanni Paolin

ENTI PROMOTORI:

  • Marina Nissim
  • Galleria Continua – Associazione Pierlombardo – Teatro Franco Parenti

Photos by Giulia Mantovani
Written by Sara Lindgren

Posted by:Sara F. Lindgren